Collettivo Ruth

THE HOUSE OF BEAUTY – itinerario centro storico

Percorsi alla ricerca della bellezza ovunque essa sia

Sono tanti gli artisti e le artiste che lavorano a Brescia e che spesso non hanno una casa, o a volte preferiscono non averla. Per questo motivo, durante l’edizione 2025 Wonderland Festival ha scelto di sostenere nove artisti/e che operano nel territorio di Brescia attraverso alcune residenze creative, e ha individuato con loro dei luoghi pubblici e privati della città in grado di dialogare con i loro spettacoli.
Il risultato è una mappa di percorsi inaspettati, un intreccio di luoghi, incontri ed emozioni che restituisce alla città la sua bellezza più viva, e che prende il nome di THE HOUSE OF BEAUTY.

All’interno del percorso Centro storico saranno in scena Manuela Bondavalli, Emmanuele Bettari e Collettivo Ruth.

PARTITURA PER DANZATRICE CON PEDANA E SEGGIOLA di Manuela Bondavalli
Una voce sola per una moltitudine di azioni. Una moltitudine di voci fluide e smodate. Una corrente sotterranea che profonda e scura sgorga a tratti dal silenzio.
A partire dall’esplorazione del dialogo tra il movimento e la voce in un gioco che include il flusso di coscienza, PARTITURA PER DANZATRICE CON PEDANA E SEGGIOLA è un assolo che si muove sulla linea di confine tra realtà e surrealtà interrogandosi anche sulla concretezza fisica e sull’astrazione del danzatore. In questo primo studio nasce una partitura pensata più in forma di installazione che di performance permeata da una narrazione.

TELEMACO di Emmanuele Bettari
TELEMACO è uno spettacolo teatrale che usa elementi di teatro e musica per raccontare una storia. Il suono delle parole e la composizione musicale si intersecano per esplorare e cercare un’armonia efficace al racconto. La riflessione di TELEMACO è il maschile e il suo ruolo nel contemporaneo. Abbiamo davanti agli occhi – o meglio davanti agli schermi – tutti i giorni capi governativi e importanti imprenditori che inevitabilmente tracciano un segno su ciò che culturalmente è ritenuto “maschile”: spesso viene associato con un fare calcolatori, approfittatore, razionale e di comando. Nell’Odissea, Telemaco è il figlio di Ulisse che decide di partire per andare a trovare suo padre partito per la guerra di Troia – o scoprire che è morto. Si ritrova la casa infestata dai Proci, approfittatori e assetati di potere, e viene contattato dalla dea Atena per farsi coraggio e partire. Telemaco si trova incapace di affrontare i Proci da solo. In questo spettacolo, partendo dall’Odissea come spunto, si racconta, attraverso toni che si intrecciano tra l’ironico e l’epico, un ideale viaggio di un ragazzo al quale le circostanze e gli eventi chiedono di diventare un uomo e la sua ricerca per poterlo diventare.

H.A.N.D. – Have a Nice Death di Collettivo Ruth
H.A.N.D. – Have a Nice Death parla del corpo come nostra prima casa e nostra ultima certezza. Con un impulso innato a sopravvivere, a persistere, è il confine tangibile tra noi e il mondo. Eppure, esiste un momento in cui le fondamenta di questa casa vacillano, in cui la volontà di vivere si sgretola e il confine tra presenza e assenza si assottiglia. Atto tanto indicibile quanto universale, il suicidio cambia forma a seconda dei luoghi e dei tempi: dalla sua condanna culturale in Occidente al suo valore sacro in altre tradizioni, dal dolore silenzioso delle nuove generazioni alla sua strumentalizzazione nei fenomeni di controllo sociale. Ma se il suicidio è un enigma senza voce, un luogo che non possiamo pienamente esplorare, possiamo raccontare ciò che lo precede: il fragile equilibrio tra il desiderio di esistere e il bisogno di annullarsi, la danza invisibile tra luce e ombra, tra identità che si smarriscono e corpi che si spengono. Uno spazio sospeso, dove il confine tra vita e morte si fa labile e dove il vero interrogativo non è la fine, ma il cammino che la sfiora.


Crediti:
PARTITURA PER DANZATRICE CON PEDANA E SEGGIOLA
Di e con Manuela Bondavalli

TELEMACO
Di e con Emmanuele Bettari

H.A.N.D. – Have a Nice Death
Giovanni Consoli – regia
Giovanni Consoli, Aichatou Cherif – coreografia
Ludovico Di Meco, Francesca Cordone – musiche
Elisa Michelis – costumi
Elisa Gelmi – scenografia
Di e con Aichatou Cherif e Giovanni Consoli
Un progetto di Collettivo Ruth
Produzione Compagnia Arearea
Con il sostegno di Radic’Arte, Idra Teatro

Durata: 90 min.

PERCORSO ITINERANTE
PERCORSO ITINERANTE

con Manuela Bondavalli, Emmanuele Bettari, Collettivo Ruth

Manuela Bondavalli si laurea in Dance Studies e ottiene un Master in Coreografia e analisi del movimento- Trinity Laban di Londra. Vince il Sylvia Bodmer Award per la sua ricerca coreografica. È certificata Skinner Releasing Technique™ – Seattle (USA) e formatrice per l’istituto di Open Source Forms (USA). Come artista della danza, crea una quarantina di opere presentandole a livello locale, nazionale e internazionale. Dal 1995 al 2011 dirige la Compagnia Manuela Bondavalli. Nel ‘98 Gigi Cristoforetti le assegna la residenza triennale nel festival Gardadanza. Collabora con la coreografa Stephanie Skura (Bessie Award) creando Ruins Memories e Prima fila. Dal 2006 al 2014 dirige la Compagnia Sperimentale No Frills selezionata per NEXT nel 2013 e 2014. Ad oggi lavora come artista indipendente con opere collaborative, partiture d’improvvisazione e performance site specific. Collabora con musicisti quali Markus Stokhausen, Fausto Beccalossi, Paolo Benvegnù, Luca Formentini, Ludovico Peroni. È assistente per Agorà-Virgilio Sieni 2023.

Emmanuele Bettari si diploma come attore nel 2017 all’accademia del Teatro Stabile del Veneto. Studia, tra gli altri, con Giorgio Sangati, Franca Nuti, Luca Lazzareschi, Massimo Navone, Mario Perrotta e Alberto Terrani. Durante gli anni di scuola lavora in alcune produzioni del TSV. Viene selezionato due volte dalla Biennale Teatro di Venezia studiando con Simone Derai (Anagoor) nel 2017 e Alessio Maria Romano nel 2018. All’attività teatrale affianca lo studio sul movimento e la performance. Per la danza studia, tra gli altri, con Silvia Rampelli (premio Ubu danza 2019), Adriana Borriello, Daniele Ninarello, Claudia Castellucci, Florentina Holzinger, Erjon Kruja, Marta Ciappina, Michele Di Stefano (MK), Antonella Bertoni e Jos Baker (Pepping Tom). Durante gli anni della pandemia vive in Australia per 3 anni. Durante il 2023 presenta il suo primo lavoro che autore dal titolo De Sidera, sul tema del desiderio, che vince il bando Maturazione 2023 presso il Teatro Stabile del Veneto e viene presentato in forma di studio presso il teatro delle Maddalena di Padova.

Collettivo Ruth, nato nel 2024 al termine del Corso di Alta Formazione della Compagnia Arearea di Udine, è un ensemble poliartistico. Esso si propone di intrecciare linguaggi espressivi differenti, dando vita a spettacoli in cui le peculiarità di ciascun ambito artistico si fondono in un dialogo sinergico. Radicandosi principalmente nella danza, Collettivo Ruth ricerca una forma di espressione evocativa capace di coesistere con un arco narrativo coerente e di interagire con altre discipline in base alle esigenze del progetto. L’anima del collettivo risiede in un costante interrogarsi sulla contemporaneità, con l’intento di accendere una luce su aspetti della condizione umana attraverso una lente critica e attenta all’attualità. Ogni spettacolo si configura come un’occasione di confronto con il pubblico, ponendo interrogativi provocatori che stimolano una partecipazione attiva e un dialogo su temi significativi e universali. Il primo lavoro, TOUCH UP, ha visto la luce nell’aprile 2024 con il sostegno produttivo di Compagnia Arearea di Carrozzerie | n.o.t.

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