Il convegno nasce come occasione di riflessione e confronto in un tempo in cui i confini geografici e simbolici si fanno sempre più instabili. L’idea di centro non è più un punto fisso, ma una molteplicità di traiettorie: città e periferie, regioni interne e metropoli globali, comunità locali e reti digitali. Il teatro, con la sua capacità di narrare, immaginare e generare legami, diventa strumento privilegiato per interrogarsi su come redistribuire risorse, visibilità e opportunità.
Questo incontro mette in dialogo artisti, operatori culturali e policy makers, per esplorare possibili equilibri in un mondo che sembra esplodere in infinite direzioni ma che cerca ancora un centro condiviso.
L’incontro sarà diviso in tre sezioni:
Sezione I – Mobilità ovvero Stabilità vs Nomadismo. Testimonianze di artisti e interventi istituzionali sulle infrastrutture culturali e la loro accessibilità.
Sezione II – Comunità e inclusione. Esperienze dal basso e politiche di coesione territoriale partecipata.
Sezione III – Innovazione e futuro. Progetti artistici sperimentali e strategie politiche per nuovi centri diffusi.