Un singolare testo sull’attesa, una storia familiare, punteggiata da fatti e incidenti non esplicitamente legati tra loro, ma percorsi tutti da una stessa preziosa inquietudine, in cui l’ordinaria perversità dell’istituzione familiare è letteralmente ‘gettata in scena’, per spingersi fino a un vero e proprio sabotaggio – della parola, del linguaggio, del teatro stesso e del sistema di segni attraverso la cui mediazione diamo senso al mondo.
Scrittura, quella di Caryl Churchill, che – come un vaso di Pandora – è piena di affascinanti trabocchetti drammaturgici, di iinvenzioni e sperimentazioni sul filo della lingua e dell’azione, sotto cui sono disseminati i temi, la messa in scena della realtà, la frattura tra questo rappresentare e il rappresentarsi – come società o come uomini – rincorrendo quella cosa chiamata verità.



Crediti:
di Caryl Churchill
traduzione Laura Caretti e Margaret Rose
un progetto de lacasadargilla
Lisa Ferlazzo Natoli – regia
con Tania Garribba, Fortunato Leccese, Alice Palazzi, Francesco Villano
Alessandro Ferroni – suoni e spazio scenico
Omar Scala – luci
Maddalena Parise – paesaggi visivi
Camilla Carè – costumi
Flavio Murialdi – aiuto regia
Sveva Bellucci – foto di scena
Margherita Masè – comunicazione
Una produzione Teatro Vascello La Fabbrica dell’Attore e lacasadargilla
Con il sostegno di Bluemotion e con la collaborazione di Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Durata: 50 min.